Hai presente la classica domanda “Di cosa ti occupi?”, quella che solitamente viene dopo i convenevoli sul meteo? É proprio da lì che si inizia a parlare di Employer Branding. Considerando il fatto che il tempo che le persone trascorrono al lavoro ricopre la maggior parte della loro settimana feriale, risulta evidente come quello che fanno durante questo lasso di tempo li definisca. Ecco quindi che acquisisce importanza, per gli inoccupati, scegliere un’occupazione che dia loro una certa identità, oltre all’opportunità di svilupparsi come figura professionale. In accordo con i loro valori, candidati e dipendenti sono sempre più alla ricerca di una carriera, piuttosto che di un lavoro.

Employer Branding: significato, in poche parole

Il significato di Employer Branding è piuttosto semplice, specialmente se si parte dalla traduzione inglese. Employer è il datore di lavoro e Branding è il mondo valoriale costruito attorno al brand, cioè al marchio o – più in concreto – all’azienda. Si parla quindi della reputazione dell’azienda come datore di lavoro, nei confronti dei candidati reali o potenziali, dei dipendenti, dei clienti e degli stakeholders. Tale concetto è strettamente correlato a quello di Employer Value Proposition, ovvero la proposta dell’azienda dal punto di vista dell’esperienza del candidato o del dipendente.

Se i consumatori hanno scelto da anni di comprare esperienze e brand piuttosto che prodotti, perché l’approccio verso il mercato del lavoro dovrebbe essere diverso?

Employer Branding: definizione, la nostra

Per noi l’Employer Branding non può trovare una definizione se non all’interno di una certa cultura aziendale, che può essere rafforzata o costruita. Per farlo sono necessarie diverse forze che vadano ad agire congiuntamente verso un unico obiettivo: la reputazione dell’azienda e quindi il suo posizionamento nella testa dei suoi interlocutori, ma anche di quegli osservatori che la guardano da lontano o che ancora non la conoscono. Esempi di Employer Branding efficace? Quando finalmente riesci a raggiungere quelle persone che, con il loro lavoro, potrebbero apportare un valore aggiunto alla tua attività aziendale, scegliendo di destinare le proprie conoscenze e competenze proprio alla tua azienda e non a un competitor. Scopri subito come ottenere questo risultato leggendo i nostri servizi di Employer Branding, oppure stai con noi passo dopo passo.

L’Employer Branding ai tempi del Coronavirus: si ricorderanno di come si è comportata la tua azienda

In questi tempi difficili tutto sembra fermo, specialmente il mercato. Di fatto, molte aziende si ritrovano ad avere il personale dimezzato, molte attività sono ferme, molte persone sono a casa. Tra queste, anche i tuoi potenziali nuovi collaboratori, le risorse umane che in futuro potranno aiutare la tua azienda a crescere o a risollevarsi da un periodo difficile.

Tali persone, in questi giorni, hanno l’occasione di leggere e di ascoltare molte storie d’impresa. I giornali stanno già diffondendo notizie di esempi virtuosi di aziende che stanno facendo parlare di sé con effetti sulla propria reputation.

É il caso di Google – che ha messo a disposizione del Miur la sua G-Suite for Education in modo eccezionalmente gratuito – di Esselunga – che ha donato 2,5 milioni di euro a centri di ricerca in prima linea contro il Coronavirus, di Armani – che ha devoluto 1 milione e 250 mila euro agli ospedali italiani – o di Airbnb Italia, che ha aperto una sezione riservata agli affitti gratuiti di appartamenti per il personale ospedaliero impegnato nell’emergenza; ma anche di tutte le aziende che hanno deciso di aderire all’iniziativa “Solidarietà digitale” promossa dal governo, con prodotti e servizi gratuiti per i clienti italiani. Si tratta solo di alcuni esempi di una lista di iniziative aziendali che si sta allungando ogni ora di più.

Ma non bisogna per forza guardare ai grandi colossi per trovare iniziative di questo tipo. La stessa cosa si osserva a livello locale: attraverso i social network, vero motore sociale di questi giorni isolati, si diffondono comunicazioni di negozianti che effettuano gratuitamente le consegne a domicilio o di realtà della formazione che organizzano webinar normalmente a pagamento e ora aperti a tutti. E poi ci sono tutte quelle aziende che, invece di cedere al caos organizzativo, si mettono in gioco e per la prima volta sperimentano lo smart working, là dove possibile.

Qui, per esempio, ci siamo noi di Start Hub Consulting, durante la nostra prima riunione di coordinamento fatta tramite Hangouts. Eravamo in 22 e abbiamo annullato con successo le distanze tra le nostre diverse città, mostrando ai nostri clienti non solo che questo fosse possibile, ma anche che “noi ci siamo e stiamo lavorando per voi!”.

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Cosa c’entra tutto questo con l’Employer Branding?

Molto più di quanto tu possa immaginare. Sì, perché è in queste situazioni critiche che la tua azienda può mostrare e dimostrare il suo valore agli occhi dei dipendenti, degli stakeholder e anche di quei candidati che – dietro lo schermo del proprio computer e del proprio smartphone – osservano il tuo comportamento e il modo in cui gestisci i tuoi dipendenti. Quali misure hai adottato per la loro sicurezza? Quali sacrifici hai fatto per il bene comune? Come hai conciliato normative, diritti e doveri? Siamo certi che anche tu stia facendo il possibile per far fronte a questa situazione di emergenza.

Quando la crisi sarà finita, si ricorderanno di come si è comportata la tua azienda.

Scegliere di non fare nulla, o peggio, di negare la realtà dei fatti, non porterà che a una ritorsione negativa nel lungo periodo. Sì, perché magari nel breve termine potrà sembrarti proficuo costringere i tuoi lavoratori a recarsi a lavorare, nonostante tutto. Certo, in questo modo non interromperai la produzione e salverai le vendite, ma hai pensato alle persone? Quelle persone, messe a rischio dai loro stessi datori di lavoro, non solo lavoreranno male, ma prima o poi decideranno di abbandonarti per un posto migliore. Ricordati sempre che oggi ogni tua azione è sotto il riflettore del giudizio pubblico e che costruirsi una solida reputazione è importante per molti motivi. Perché quando la crisi sarà finita, si ricorderanno di come si è comportata la tua azienda.

La brand reputation e il branding aziendale: i vantaggi di una buona reputazione aziendale

Torniamo ora ai vantaggi di avere una buona reputazione aziendale. Prima di tutto, per fare la differenza tra i competitors. I tuoi potenziali clienti, a parità di costi e di prodotti o servizi, saranno spinti ad acquistare presso la tua azienda se godi di una certa reputazione. Leggi qui cosa ha scritto un noto ristoratore di Piacenza dopo l’azione benefica promossa da Esselunga a favore degli ospedali italiani.
Secondo, per fare rete. Uno dei vantaggi di fare qualcosa di importante è che poi c’è qualcosa di importante da comunicare. Con una buona strategia, puoi costruire attorno al tuo brand una consistente rete di amicizie e collaborazioni proficue. Improvvisamente, verrai contattato da nuovi partner con cui avviare progetti innovativi, che ti permetteranno di raggiungere nuovi potenziali clienti e di metterti in gioco in mercati ancora inesplorati, ma dal grande potenziale. Magicamente, nella tua casella email fioccheranno le proposte e le opportunità di business (ma la verità è che non c’è magia senza uno scrupoloso piano strategico).

Guarda per esempio al progetto #StayON, organizzato da alcuni locali di musica dal vivo e festival italiani che ha coinvolto moltissimi artisti, avviando veri e propri concerti “live” da seguire comodamente dal divano di casa.

Terzo, ma non meno importante, attirerai l’attenzione di quelle risorse umane di cui hai bisogno per fare il salto di qualità, oppure per continuare a fare quello che fai, bene come lo hai sempre fatto. Questo significa, in altre parole, che la comunicazione del tuo brand e dei valori a esso legati deve essere molto chiara, se vuoi intercettare le persone che fanno al caso tuo. È infatti fondamentale che tu possa ottimizzare il tempo di ricerca di nuovi collaboratori, perché – e tu lo sai molto bene – potrebbero volerci mesi, mentre tu potresti avere l’urgenza di impegnare nuove forze lavoro immediatamente. Queste ultime dovranno essere in grado di cooperare in armonia con i tuoi attuali dipendenti, dovranno avere il giusto mindset per entrare nei processi della tua azienda e al contempo dovranno avere quell’apertura mentale che apporterà valore aggiunto al tuo business, con nuove idee e strategie di problem solving.

Ad esempio, guarda questa comunicazione di Automattic, l’azienda californiana che – tra gli altri – produce WordPress.com e che da sempre lavora 100% da remoto.

Se tu fossi alla ricerca di lavoro, non ti verrebbe voglia di entrare a far parte di un team così? La risposta, in verità, è che dipende dal tipo di persona e di lavoratore che sei… Ed è proprio questo il punto.

Avere una strategia di Employer Branding di successo significa che attrarre i candidati e trattenere i dipendenti non sarà più questione di fortuna, bensì una scelta reciproca e consapevole.

Tecniche di Employer Branding aziendale

Ora la domanda diventa: come fare a raccontare la tua storia? Lo ripetiamo, l’Employer Branding è una questione di reputazione, basata sui fatti e raccontata attraverso un’accurata attività di comunicazione. Ma non puoi fare tutto da solo. Lascia che ti aiutiamo noi a raccontare la tua storia e a rafforzare la tua reputazione – soprattutto in un momento di crisi – in modo tale che, quando sarà finito, alla tua porta busserà chi si ricorda come ti sei comportato. E se lo ricorderanno.

I servizi di Start Hub Consulting per l’Employer Branding

Come ti abbiamo detto, l’Employer Branding è il risultato di una serie di forze che agiscono contemporaneamente sulla reputazione di un’azienda, per esempio la tua. Esse devono essere contemporanee e devono spingere su diversi aspetti aziendali, perché un’azienda è un ecosistema complesso. Noi di Start Hub Consulting, quando ti diciamo che attueremo una strategia di Employer Branding per la tua azienda, non lo facciamo in modo standardizzato. Innanzitutto, vogliamo conoscere nel dettaglio la tua realtà aziendale, per capire dove è necessario agire e dove no. Poi, ci occupiamo di diversificare le energie, allocando risorse su diversi possibili servizi. Ecco quali.

1. Recruiting day

La tua azienda non è solo diversa dalle altre, ma è soprattutto migliore rispetto a quella dei tuoi competitors ed è compito nostro spiegare al mondo là fuori il perché. Solo che, per farlo, non usiamo le solite frasi trite e ritrite alla maniera di “azienda giovane e dinamica”. No, noi creiamo delle occasioni per dimostrarlo, senza troppa retorica. Una di queste è il recruiting day, un percorso di selezione innovativo, pensato appositamente per il “carattere” della tua azienda, a partire dal naming fino alla location. Inoltre, sappiamo costruire intorno all’evento un racconto che va oltre: attraverso lo storytelling digitale, raggiungiamo quei candidati che normalmente sono difficili da coinvolgere, perché ancora non ti conoscono o non danno sufficiente credito alla tua brand proposition. Così, quando arriverà la fatidica data, la loro curiosità si tramuterà in certezza: la tua azienda è davvero figa.

2. Career game

Noi la gamification la prendiamo molto seriamente, perché il lavoro non è un gioco… Ma può essere divertente. Se vuoi trovare un modo immediato ed efficace per far capire ai tuoi candidati quali sono i valori o i settori della tua azienda (perché, ammettiamolo, chi legge più la pagina “Lavora con noi” di questi tempi?), allora ti proponiamo dei career game. I nostri “videogiochi” possono riprodurre un qualsiasi aspetto della tua azienda che tu desideri far emergere, coinvolgendo nel profondo candidati che, probabilmente, non avrebbero avuto interesse in quello che fai. È finito il tempo in cui si pensa che la Grande Distribuzione Organizzata offra lavoro solo agli addetti alle vendite.

3. Employer Branding ICT Challenge

Se stai cercando nuove risorse umane che abbiano voglia di intraprendere una nuova sfida nella funzione ICT, non scriverlo nella job description… sfidali! Non preoccuparti, ci pensiamo noi ad organizzare tutto, proprio come abbiamo fatto con il nostro cliente Wolters Kluwer. Insieme al nostro partner Codemotion, abbiamo avviato una ricerca per Junior Developer molto particolare: i candidati in target si sono sfidati a colpi di codice, in una coding challenge in cui hanno potuto mettersi concretamente in gioco. Gli obiettivi? Generare preziosi contatti per le HR, in un settore specifico, quello degli sviluppatori software; ma anche attirare l’attenzione di quei lavoratori qualificati che magari non avevano mai sentito parlare dell’azienda prima, ma ora non la dimenticheranno più.

4. Collateral per Job Fair

Sappiamo bene che, nonostante il potenziale del digital, gli eventi fieristici rimangono un importante palcoscenico per mostrare il tuo lato migliore e per intercettare fisicamente interessanti contatti, tra potenziali clienti, candidati e partner. Per questo, devi indossare il tuo vestito più elegante e anche il tuo stand dovrà essere impeccabile. Non solo, tutto ciò che lo correderà, acquisirà un enorme potere magnetico a cui i passanti non potranno resistere. Per fare questo, ti diamo un supporto per i materiali che sceglierai di utilizzare: personalizzeremo il tuo stand, incorporandovi il tuo brand. Un esempio? Se vuoi trasmettere un’idea di inclusività, faremo in modo che i tuoi visitatori possano sentirsi accolti e accomodarsi su comode poltrone mentre parlano con i tuoi recruiter, inoltre… Beh, prima raccontaci un po’ di te.

5. Grafica e creatività

Il cugino che sa fare i loghi lo lasciamo ai tuoi competitors, ma anche le agenzie di comunicazione… Cosa dici? Il punto è che non ci mettiamo a raccontarti che sappiamo costruire grafiche accattivanti e creative, ci basta avere l’expertise. Noi conosciamo il settore, abbiamo esperienza, sappiamo perfettamente quali sono i luoghi comuni che circolano tra i nostri colleghi e li evitiamo con grande attenzione. Possiamo quindi offrirti servizi che in molti ti offriranno: sito web, grafiche per social, sponsorizzazioni, contenuti innovativi… ma sappiamo di cosa stiamo parlando.

6. Consulenza strategica

Tutto quello che ti abbiamo raccontato finora, segue un filo logico che non abbiamo intenzione di perdere (e che non vogliamo far perdere a te). In base alle tue richieste, possiamo effettuare un’efficace analisi della tua situazione, selezionando quali sono i messaggi che effettivamente vale la pena comunicare. No, non ti proporremo ogni singolo servizio solo perché vogliamo venderti tutto, ma integreremo i nostri servizi all’interno della tua strategia con coerenza e coscienza. Ecco che allora il media planning pensato per te troverà un senso e porterà a risultati misurabili.

Ecco fatto, ti abbiamo dimostrato che già conoscevi il significato di Employer Branding, perché siamo certi che comprendi perfettamente l’importanza delle situazioni e delle casistiche che abbiamo analizzato insieme. E ora? Ora la tua azienda è pronta per lo step successivo.