Si parla di Employer Branding da non più di 50 anni, eppure di crisi economiche, sociali e politiche la nostra disciplina preferita ne ha già viste tante. In tutti i casi le regole per adattare la propria EB strategy al momento di difficoltà sono state le stesse, una in particolare: non sparire!

L’importanza di parlare ai passive candidates durante la pandemia

La pandemia in corso è iniziata più di un mese fa ma sembra già un’eternità, no? Immaginate come questa “reclusione forzata” sia vissuta da alcune persone destinatarie della vostra strategia di employer branding. Per esempio i migliori passive candidates, che ora hanno più tempo per scoprire e interagire con il vostro employer brand. Per esempio gli universitari, che stanno riconsiderando la loro quotidianità in modo radicale e sono felici di approfondire nuovi contenuti dedicando al vostro brand un’attenzione mai vista prima.

5 azioni per affrontare l’emergenza con l’Employer Branding

Ecco allora di seguito qualche suggerimento su come affrontare questo momento, per non uscirne con un employer brand danneggiato o dimenticato, pronti per affrontare una ripartenza a tutta velocità, quando arriverà…certi che arriverà!

TRASMETTERE OTTIMISMO – Tattica di Employer Branding n.1:

Persone, consumatori, candidati, dipendenti hanno necessità di essere rassicurati che da questa crisi si uscirà. Quale miglior modo se non guardando avanti, magari facendo sapere che qualche ricerca è tuttora aperta, che si stanno pianificando grandi eventi per il prossimo semestre, lanciamo contest e altre iniziative per alimentare la pipeline senza illusioni di assunzioni o colloqui a breve.

COMUNICARE – Tattica di Employer Branding n.2:

Comunichiamo…non per forza per assumere o fare colloqui, anche solo per “esserci”; riscopriamo il vero senso di Employer branding!

SPERIMENTARE LUOGHI VIRTUALI – Tattica di Employer Branding n.3:

Sperimentiamo i luoghi virtuali – non serviva il Covid-19 per fare web marketing ma oggi possiamo contare su una presenza record sul web e prepararci a nuove mosse per il futuro più prossimo.

CORPORATE SOCIAL RESPONSABILITY – Tattica di Employer Branding n.4

Corporate Social Responsibility – è commovente l’impegno che ognuno di noi dimostra in donazioni a supporto dell’emergenza in corso. Ma ci sono anche altre monete per dare il proprio contributo, per esempio sessioni di orientamento ai job-seeker, workshop formativi online, webinar di aggiornamento tecnico…

EVITARE ATTRITI CON IL TARGET – Tattica di Employer Branding n.5:

Evitiamo attriti con il nostro target – spendiamo un minuto o un Euro in più per lasciare un’esperienza positiva del nostro brand ai nostri interlocutori: una volta usciti da questa emergenza se ne ricorderanno eccome!

La tanto agognata (employer) brand awareness si ottiene con l’esposizione ripetuta del brand e a lungo andare questa notorietà porta a salienza di marca, cioè sarà così potente che il vostro target farà fatica a ricordare i vostri competitor, anche se sollecitato nel farlo.
Certo, la strada è lunga per questo risultato. Alcuni employer brand sono persino troppo giovani per parlare di salienza di marca, ma davvero volete perdervi 6 mesi di visibilità sul palco del mercato del lavoro? Davvero volete fare così tanti passi indietro rispetto al lavoro fatto e i risultati raggiunti, in attesa che ricomincino le fiere del lavoro?

Andrea Benedetti

Andrea Benedetti

Direttore Area Employer Branding Start Hub Consulting

Providing passion & experience for Corporate branding