Notorietà ed employer branding
David Aaker, nel suo fondamentale “Brand Equity” (1991) la descrive in una scala di presenza nella memoria del pubblico.
In un primo step le aziende sono sconosciute. Subito un gradino sopra le aziende sono presenti nell’immaginario collettivo grazie a un ricordo sollecitato. Si intende quando gli intervistati ricordano l’azienda solo dopo che l’intervistatore la nomina in un determinato mercato. Il ricordo spontaneo è una posizione di privilegio. Alla domanda diretta su quali aziende o prodotti sono conosciuti in un determinato mercato la risposta contempla anche l’Azienda di interesse. E poi c’è la top of mind. La top of mind è quell’azienda che tra le aziende ricordate spontaneamente è stata citata più volte come prima.
In questo importante volume si definisce il concetto di notorietà dei Brand istituzionali, di prodotto e di servizio. Chiaramente Aaker al tempo non conosceva ancora l’Employer Branding (disciplina nata nel 1996), però è assolutamente sovrapponibile il suo concetto alla realtà della gestione dell’immagine aziendale come luogo di lavoro.
Quindi, a che punto siamo con la notorietà nell’Employer Branding?
Quale è l’azienda top of mind come luogo di lavoro in Italia tra i neolaureati?
Quali azioni occorre attivare per aumentare la propria awareness (come dicono gli inglesi) come luogo di lavoro?
Questi sono gli argomenti che affronterò nel prossimo webinar gratuito gestito in collaborazione con Start Hub Consulting.
📌 Employer Brand Equity: da dove partire?
si terrà in diretta linkedin venerdì 23 giugno alle h.15:00 insieme a Giuseppe Caliccia, consulente strategico di Employer Branding e autore del libro più venduto su questo tema.